Il successo è arrivato anche per la sua "semplicità": " Ho sempre cercato di fare le cose al naturale, restando me stessa, cercando di essere verace, ma non in modo petulante. Quando scendo dal palco torno di corsa a casa mia, a Roma sud, e frequento gli amici di sempre che continuano a prendermi in giro come facevano prima, perché sono una gran pasticciona, ed evito i posti dove ci sono fotografi".
Il suo è uno stile personale, già "introdotto" da artisti come Amy Winehouse: " Ma io non canto come Amy Winehouse. Penso che lei sia stata troppo cannibalizzata. Secondo me era il suo sound, più che la voce a colpire. Probabilmente ha aiutato a capire che anche le voci gravi hanno la loro validità. Ma già prima c’erano voci di quel tipo. Penso a Etta James, di cui nel mio concerto canto un pezzo, Damn you eyes. Mentre di Amy canto Valerie".
















