Kim Dotcom, fondatore di Megaupload e Megavideo, si prepara al suo grande ritorno nel mondo del Web e della distribuzione dei contenuti digitali. Dopo aver ottenuto la liberà su cauzione,Dotcom ha iniziato ad usare il social network Twitter e i suoi primi cinguettii fanno proprio riferimento ai suoi piani futuri. Nonostante il rischio di una condanna a 50 anni di carcere negli USA, Dotcom si concentra sul suo grande ritorno. Quello che si sa, è che entro l’anno ci sarà una grande sorpresa. Sarà il ritorno di Megavideo e Megaupload? oppure un servizio nuovo di zecca chiamatoMegabox?.
“So cosa state aspettando. Sta arrivando. Quest’anno. Promesso. Più grande. Migliore. Più veloce. Sicuro al 100% & Inarrestabile“, questo è il tweet di Kim Dotcom che ha scatenato le fantasie dei fans. Inizialmente, si pensava che il tweet fosse riferito al lancio in versione finale di Megabox, un servizio di distribuzione di musica digitale alternativo all’iTunes Store. All’interno di questo store digitale, gli artisti possono vendere i loro album tenendo per sè il 90% degli introiti e, di fatto, tagliare fuori le etichette musicali dal processo di distribuzione. L’intento del re dello streamingsembra quello di affondare le label, per creare un nuovo sistema di distribuzione più economico per gli acquirenti:
Le label sono gestite da dinosauri arroganti che fanno la stessa cosa da 1000 anni. Queste persone pensano che l’iPad sia un trattamento facciale, che Internet sia il demonio e che i telefoni fissi siano ancora alla moda. Negano anche a se stessi che ci siano nuove realtà e nuove opportunità. Non capiscono che i giorni delle fregature sono finiti. Gli artisiti hanno imparato come funziona il business e come le label pensino solo a se stesse.
Molti utenti hanno risposto al tweet chiedendo se si trattasse di Megabox e Dotcom ha risposto “Yes… Megabox is also coming this year” (Sì… anche Megabox arriverà quest’anno). Il precedente cinguettio potrebbe quindi riferirsi ad un servizio completamente nuovo che potrebbe proporsi come l’erede di Megaupload e Megavideo (entrambi chiusi dall’FBI). Se è vero che Sean Parker, dopo Napster, si è dedicato a Facebook e i fondatori di Kazaa hanno sfondato con Skype, Kim Dotcom potrebbe davvero ritornare alla ribalta con un servizio realmente legale.
Nel frattempo, dopo la sconfitta di Megavideo, la guerra alla pirateria digitale prosegue anche grazie a Google, che ha iniziato a penalizzare con un nuovo algoritmo tutti quei siti che si occupano di torrent e streaming. Per i servizi di file-sharing i tempi stanno diventando sempre più duri. Non è chiaro se Kim Dotcom riuscirà a conciliare il concetto di file-sharing con un servizio legale e a pagamento, quello che sappiamo è che Mr Megavideo ha intenzione di tornare più grande di prima. Il prossimo capitolo della guerra tra Dtcom e l’industria del copyright è, a quanto pare, ancora tutto da scrivere. Per tenersi informati su un possibile ritorno di Megavideo e tutti gli altri “Mega” servizi, consigliamo di seguire i tweet di @KimDotCom.